Perché tutti dovremmo conoscere la lingua LIS e come fare per imparare.

Lingua dei segni_come impararla

Da tempo Movidabilia sostiene l’importanza della diffusione della lingua LIS, la lingua italiana dei segni, proponendo eventi accessibili a sordi e ipo udenti, promuovendone la diffusione anche tramite corsi e pensiamo che sarebbe decisamente utile anche insegnarla nelle scuole.

Tempo fa vi abbiamo detto come mai insegnare ai bambini la lingua dei segni è utile su un piano formativo, cognitivo e di crescita individuale ma oggi ci soffermiamo sul perché anche le persone in età adulta, anche se non hanno alcuna disabilità, trarrebbero benefici dall’apprendere la Lingua LIS.

mezzo busto con chitarra, giacca rossa e maglia IN LIS WE TRUST

Ecco perché da una maggiore diffusione della Lingua LIS tutti ne trarremmo beneficio collettivo.

La LIS crea un nuovo canale di comunicazione “armonica” e funzionale

La lingua LIS è una modalità di comunicazione che viaggia sul canale visivo, mentre la lingua orale sfrutta il canale uditivo. Imparare la LIS anche solo nei principi basilari e praticarla in più occasioni possibile è un modo per aprire la mente ad una forma di comunicazione alla quale generalmente non pensiamo.
Il canale di partenza è quello corporeo. Nella LIS il corpo diventa contenitore di concetti da trasmettere creando una comunicazione armonica in cui corpo e pensiero camminano insieme.

Ha infinite potenzialità anche fuori dal mondo dei sordi

Lingua dei segni_come impararla

Sapete perché nel baseball americano i giocatori comunicano a gesti (e non urlando come in molti altri sport?).

Perché agli inizi del ‘900 i Chicago White Sox acquistarono un giocatore di enorme talento, e sordo. Il solo modo che giocatori e allenatore avevano per comunicare con William “Dummy” era attraverso un sistema di gesti che poi si diffuse come strategia di comunicazione in tutte le squadre e anche in altri sport.

Insomma, la lingua dei segni è stata usata come soluzione creativa ad un problema tecnico, organizzativo ma anche sociale.

Partendo da questo aneddoto, ci sarebbero infiniti esempi su come la lingua dei segni può tornare utile anche a chi non è sordo: dalla comunicazione tra persone nei luoghi molto affollati, alle comunicazioni di servizio tra il personale di terra e di bordo negli aeroporti, solo per fare due esempi ovvi.

Si tratta di una marcia professionale in più

Monica Renna segna in LIS la conferenza LA MUSICA NASCE DALLE PERIFERIE

Soprattutto per chi lavora o vorrebbe lavorare in settori che hanno a che fare con il rapporto con la clientela o con il pubblico, avere la possibilità di relazionarsi facilmente con l’utenza sorda è di certo un valore aggiunto.
Non si tratta solo di “conoscere un’altra lingua” ma anche di sviluppare una sensibilità maggiore verso le esigenze dell’altro, in questo caso del cliente.
Se si conosce la lingua LIS, anche solo di base, è bene scriverlo ed evidenziare nel proprio CV.

Può diventare un passo importante per una società inclusiva.

Come nel caso del design universale, cioè un tipo di progettazione più inclusiva possibile per tutti, anche la scelta di apprendere e dunque diffondere la lingua dei segni è un modo per progettare una società inclusiva dal punto di vista comunicativo.

Ogni singolo individuo, nelle sue scelte di apprendimento, è una cassa di risonanza della società; se una persona scegli di apprendere i principi di lingua dei segni, indipendentemente dall’avere in famiglia persone sorde, influenza le scelte degli altri, diventa esempio, diventa “una strada possibile”.

Sei disposto anche tu a diventare “una strada possibile”?

Ci sono molti modi per avvicinarsi alla lingua LIS e poi ci sono dei percorsi più lunghi e complessi che aprono le porte anche alla professione di interprete. Ecco le informazioni sui corsi LIS più autorevoli.

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