5×1000 nel 2020, l’anno del Covid-19: che cosa cambia sia sul piano pratico (scadenze e modalità) e sul piano emotivo dei cittadini chiamati a scegliere a chi destinarlo
Il 5×1000, cioè la quota IRPEF che ogni anno i contribuenti destinano al terzo settore, è uno dei tanti aspetti che nel 2020 subirà delle modifiche perché molte cose della nostra società andranno riviste in ottica differente.
Non abbiamo usato la parola “donare” perché, per quanto sia una parola bellissima che noi amiamo, non è il giusto termine, come abbiamo illustrato nell’articolo sulle cose che nessuno ti dice sul 5×1000.
Vediamo che cosa cambia, sia sul piano concettuale che pratico, nel 5×1000 nel 2020.
Quali sono le nuove priorità?

Nelle scorse settimane, molto difficili per tutti, le nostre speranze di ripresa hanno oscillato tra “andrà tutto bene… perché tornerà tutto come prima” e “andrà tutto bene… perché tutto cambierà (si spera il meglio)”.
Sappiamo che è troppo presto per un reale bilancio, perché se è vero che la curva del contagio sta dando segnali in discesa, la ripresa sarà per tutti una strada in salita.
Ma nell’immaginario di noi italiani, le priorità stanno cambiando: pensiamo di più a quanto la nostra salute e il nostro benessere influenzino e siano influenzati dalla salute degli altri; abbiamo interiorizzato che non esiste davvero niente che non ci riguardi da vicino.
Questo è il mantra di Movidabilia fin dall’anno della sua fondazione; tutta la nostra missione si basa sull’idea che l’accessibilità e l’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali tocchi da vicino ogni cittadino.
Per questo la campagna Accessibility is Cool è stata la prima campagna sull’accessibilità che ha coinvolto in prima persona anche e soprattutto chi non ha un legame diretto e quotidiano con la disabilità, nonché le imprese della cultura e del divertimento di tutta Europa.
Oggi, al netto delle difficoltà causate da una pandemia, dobbiamo più che mai interiorizzare che “ciò che riguarda gli altri, riguarda anche me e i miei cari”.
Questa consapevolezza deve passare anche attraverso la scelta del destinatario del tuo 5×1000, che ogni anno consente la realizzazione di molti progetto di utilità sociale, dunque collettiva.
5×1000 nel 2020 – Modalità e scadenze
Anche Rocco Papaleo aderisce alla campagna Accessibility is Cool Stefania Rocca, attrice Sud Sound System, gruppo musicale Nina Palmieri, da Le Iene Gianni Morandi, cantante Lino Guanciale, attore
Gallery dalla campagna Accessibility is cool, che va avanti anche
grazie al vostro 5×1000
L’emergenza sanitaria, il lockdown internazionale e le conseguenti incertezze causate dal Covid-19 hanno comportato anche il rinvio di diverse scadenze fiscali, tra cui la presentazione della dichiarazione dei redditi e quindi la scelta dell’assegnazione del 5×1000.
Per i cittadini contribuenti che compilano il Modello 730 Ordinario, le scadenze 2020 per la dichiarazione dei redditi sono:
- 7 luglio 2020 nel caso di presentazione al sostituto d’imposta;
- 30 settembre 2020 nel caso di presentazione diretta al CAF, al commercialista o all’Agenzia delle Entrate.
Invece, nel caso dei contribuenti che presentano il Modello Redditi, la dichiarazione va fatta entro il:
- 30 settembre 2020 se in forma cartacea dall’ufficio postale;
- 30 novembre 2020 se la presentazione viene effettuata per via telematica.
Trasparenza delle associazioni destinatarie

Già dallo scorso anno, in concomitanza con la riforma del terzo settore cui Movidabilia si è adeguata, le associazioni sono tenute a dimostrare con massima trasparenza come investono i fondi ricevuti tramite il 5×1000.
Movidabilia, grazie ai fondi del 5×1000, finanzia.
- progetti legati all’accessibilità della cultura anche a persona con disabilità sensoriali (acquistando e mettendo a disposizione di festival, teatri, musei, innovativi dispositivi che fanno vivere l’esperienza culturale a chi non vede e non sente)
- seminari e workshop di formazione sull’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali sulla disabilità;
- Dando supporto concreto a strutture che vogliono adeguarsi alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche nei locali pubblici, ma non hanno le competenze né i fondi per farlo.
Se passeggiando di nuovo nelle vostre bellissime città, mai attese e amate come adesso, vedrete teatri, musei, locali più accessibili, è anche merito delle persone che hanno donato il loro 5×1000 a Movidabilia.
