Cosa è l’ascolto tattile e come fare per sentire la musica con il corpo e non solo con l’udito. Ecco come i sordi ci insegnano a sentire “di più” la musica.
Hai mai sentito parlare di ascolto tattile? Beh, se segui i progetti di Movidabilia di certo la parola e il concetto non ti sono nuovi, dal momento che siamo già riusciti a “far sentire la musica ai sordi” in altri progetti.
Per i nuovi arrivati nella nostra casa online, specifichiamo che l’ascolto tattile è un modo diverso e alternativo per “sentire” la musica, dando finalmente alla parola “sentire” il significato più ampio di “percepire con diverse parti del corpo e della mente”.
Come è possibile percepire la musica con il corpo?

La musica, come i suoni in genere, non è che aria che vibra per via di un corpo in oscillazione e che il nostro sistema uditivo converte in segnali elettrici, interpretati dal cervello.
Ma sappiamo che le vibrazioni non sono codificate solo dall’orecchio ma, al contrario, possono essere accolte e sentite sul piano tattile e attraverso i nostri organi.
La percussionista scozzese Evelyn Glennie è un esempio di grande artista di fama internazionale (ha lavorato con Elton John e Bjork, Steve Reich e ha riempito l’Olimpico di Roma con le sue performance), ha imparato a percepire la musica usando tutto il corpo come cassa di risonanza.

Ogni parte del corpo ha una vibrazione diversa a seconda dell’impatto delle onde sonore su sangue, ossa, acqua. Evelyn Glennie, sorda dall’età di 12 anni, suona scalza e, percuotendo con la mano o con le bacchette, percepisce il suono come sensazione tattile, prima che uditiva.
In pratica l’ascolto tattile non è “musica per sordi”, bensì un approccio nuovo e più complesso alla musica e alla percezione dei suoni; è un approccio nuovo che viene insegnato per lo più da persone sorde perché dotate di maggiore abilità alla percezione delle vibrazioni.
Uso del corpo come cassa armonica

Ovviamente Glennie è un’artista navigata, ma è possibile imparare a sentire i suoni con il corpo anche senza i suoi anni di studio musicale grazie all’utilizzo di moderne tecnologie create per questo scopo (diverse delle quali sperimentate in anteprima nazionale proprio da noi di Movidabilia negli ultimi anni).
Movidabilia ha infatti acquistato direttamente dagli USA uno zainetto SubPack che permette al corpo e in particolare a tutta la schiena, di diventare cassa armonica e far sentire le vibrazioni attraverso ossa e sangue, dando non solo sensazioni fisiche ma anche emozioni diverse.

Il progetto Not Impossible Lab , sempre made in USA, ha invece messo a punto un sistema che collega in wireless il service di un concerto a un dispositivo fatto da gilet e polsini; questi trasformano la musica in un’esperienza di tutto il corpo. Un utente del prototipo sperimentato durante il festival Sound Scene all’Hirshhorn Museum di Washington afferma:
“Le vibrazioni sincopate del tamburo mi colpivano ai polsi. Poi il basso mi ha scosso la spina dorsale mentre la canzone rock si è spostata oltre le mie orecchie”.
SubPack verrà utilizzato anche nel progetto Speriment’azione accessibile vincitore del bando regionale Puglia Capitale Sociale 2.0.
Con questo progetto stiamo testando, sviluppando e mettendo a sistema le migliori prassi nazionali e internazionali in fatto di cultura e movida accessibili.
Il prossimo concerto in cui verrà messo a disposizione del pubblico sarà il 17 ottobre 2020 a Taranto nell’ambito del Taranto Jazz Festival, per l’esibizione del duo jazz Magoni e Spinetti .
Laboratori per insegnare a sentire la musica con tutto il corpo

Anche nell’ambito del progetto Speriment’Azione accessibile, Movidabilia terrà dei laboratori con professionisti del settore musicale e del mondo dell’accessibilità per insegnare a tutti gli interessati, udenti e sordi, a usare il proprio corpo come mezzo per sentire la musica.
Perché accontentarci delle orecchie quando abbiamo un intero corpo con il super potere di decodificare la magia della musica?