I social network fanno parte ormai del nostro vissuto quotidiano, nel bene e nel male. Come e se essi sono utili o deleteri, sta a noi stabilirlo volta per volta anche con le nostre azioni specifiche.
Oggi, ad esempio, parliamo di un aspetto molto utile del mondo dei social network, cioè di come essi siano una cassa di risonanza per cause sociali di ogni tipo e di come le ultime implementazioni possano aiutare con
- diffusione di messaggi positivi,
- raccolta fondi,
- raccolta di dati utili, per cause specifiche e per la cittadinanza.
Ecco alcuni modi intelligenti per usare i social e promuovere campagne sociali, diffondere messaggi positivi e aiutare nelle raccolte fondi.
Donazioni via Instagram

Partiamo dal social che negli ultimi anni ha vissuto il suo boom più significativo e ha ultimamente anche implementato una funzione, in grado di farci fare delle donazioni semplicemente con un click nelle stories.
In pratica, quando facciamo una storia, oltre ad aggiungere adesivi, musica, hashtag, geolocalizzazione ecc., possiamo anche aggiungere l’adesivo “Donazione”. Si aprirà un elenco molto lungo di associazioni e onlus registrate e certificate come tali su Facebook (Instagram e Facebook sono la stessa azienda). Non dovrai fare altro che cercare e selezionare la realtà per la quale vuoi invitare a fare donazioni e pubblicare la tua storia.
Fai foto geo-localizzate in luoghi accessibili
Chi ci segue da un po’ di tempo già sa che questo è il cardine della campagna Accessibility is Cool, attiva da oltre due anni e movimentata da Movidabilia.
All’inizio hanno aderito soprattutto VIP e personaggi dello spettacolo, da Stefania Rocca a Gianni Morandi, da Lino Guanciale ad Alessandro Giannone (Pinuccio di Striscia) e molti altri, poi la campagna è diventata velocemente di interesse per tutti.
Accessibility is Cool è la campagna tramite la quale, insieme a tutti voi, stiamo mappando tutti i luoghi di cultura accessibili a persone con disabilità motoria (anche temporanea) e sensoriale in tutta Italia e adesso anche in tutta Europa.
alcuni vip che aderiscono alla campagna Accessibility is cool
Per partecipare non devi fare altro che quello che tutti amano fare: fotografare o fotografarsi in un luogo accessibile (cioè con una rampa all’ingresso è bagno idoneo a carrozzine) e usare l’hashtag #AccessibilityIsCool. Ovviamente bisogna anche geo-localizzare il luogo in cui si fa la foto e aggiungere il tag a @Movidabilia.
Ovviamente tutto questo si può fare anche attraverso le Instagram Stories! Il criterio è sempre lo stesso! Foto o video geolocalizzati, hashtag #AccessibilityisCool e tag a @movidabilia, che condividerà e salverà in evidenza la tua storia!
Non serve che nella storia o nella didascalia delle foto tu faccia una descrizione dei livelli di accessibilità! Può essere anche una foto e un video divertente o la foto della tua cena 🙂
L’obiettivo è di mappare insieme i luoghi della movida accessibili, dai pub ai ristoranti, dai teatri ai cinema, ai musei e tutto ciò che rientra nel concetto di cultura e divertimento.
TikTok, una frontiera del social ma anche del sociale

Coloro che hanno superato i 25 anni, forse non ne hanno neanche mai sentito parlare, ma TikTok è un social che sta crescendo a dismisura, anche grazie ad un’utenza giovane e piena di fantasia.
Su TikTok si fanno mini video di un minuto grazie alla semplicità con cui si possono fare montaggi, aggiungere effetti, scherzare doppiando film, video virali e canzoni. Soprattutto, TikTok unisce i giovani di tutto il mondo con le “challange”, cioè le sfide (non fatevi spaventare, non sono sfide pericolose ma goliardiche).
In pratica si lancia un tema, un piccolo format, e chi vuole può farne la sua versione.
In genere si tratta di video con canzoni che diventano un tormentone ma attraverso i quali i ragazzi e le ragazze più giovani spiegano quali sono le loro difficoltà nel farsi accettare, nel diventare adulti, ma senza prendersi troppo sul serio.
Ad esempio, tempo fa la challenge diventata virale era fare un elenco di frasi noise e e stereotipi in merito al proprio aspetto fisico o scelte di vita, accompagnato da una faccia annoiata e poi una bella risata liberatoria sulle note dalla canzone “tell me something I don’t know” (dimmi qualcosa che già non so) di Selena Gomez.
Questo strumento può diventare un veicolatole di buone pratiche proprio tra i giovani, che riescono a trasmettersi messaggi in modo divertente e velocissimo. Una qualunque causa sociale a loro cara può diventare potenzialmente un tormentone.
Raccolta fondi su Facebook per il tuo compleanno

Torniamo nella nostra zona di certezze, il luogo social che ormai conosciamo tutti bene: Facebook. Da diversi mesi è possibile, in occasione di un evento legato alla nostra vita personale, come il compleanno, chiedere ai nostri amici di fare una donazione per una causa specifica o per una Onlus la cui causa ci sta a cuore.
Quante volte ci siamo chiesti quale fosse l’utilità del ricevere mille messaggi di auguri da parte di tante persone che non vediamo né sentiamo mai? Bene, questo potrebbe avere, finalmente, un senso.
Ogni social che decidiamo di usare può essere una enorme cassa di risonanza per tutto ciò che vogliamo dire e comunicare: se nella nostra vita quotidiana abbiamo a cuore delle cause delle quali non perdiamo occasione di parlare con amici e conoscenti, perché non farle diventare anche uno dei nostri argomenti sui social?
In fondo queste piattaforme sono un modo per parlare della parte migliore di noi, e i nostri ideali lo sono sempre.