Assistenza domiciliare e Coronavirus: nasce uno strumento di supporto prezioso per i tempi della pandemia

assistenza domiciliare e coronavirus_copertina progetto con-tatto

Una piattaforma web a supportare i cittadini che necessitano di assistenza domiciliare ai tempi in cui assistenza domiciliare e Coronavirus sembrano concetti non conciliabili.

Nel mese di marzo, a seguito dei decreti governativi volti a limitare il più possibile il contagio da Covid-19, ormai priorità a livello mondiale, anche i centri diurni a supporto delle famiglie con persone con disabilità sono stati chiusi.

Ma come fanno le famiglie in isolamento, ai tempi della pandemia?
Che cosa accade alle famiglie con disabili o anziani a carico da accudire h24?
Come fanno le famiglie con figli con disabilità intellettive in età scolare, rimasti fuori dai circuiti della didattica on line?
La risposta viene dal web, con un progetto che “esce dal web” e mette operatori e famiglie in contatto reale.

Una settimana fa è stata lanciata infatti una piattaforma di nome Con-tatto, L’aiuto è intorno a te https://con-tatto.online  ), che mette in contatto chi ha bisogno di assistenza domiciliare con chi ha la possibilità di offrirne, tra professionisti e operatori generici del settore sociale e socio sanitario.

Parte integrante del progetto è proprio il servizio di geo-localizzazione collegato ad una mappa integrata nel portale web
(https://con-tatto.online/mappa-operatori/ ) , che dà l’idea di quanti siano gli operatori e i professionisti disponibili a fornire assistenza, anche a titolo di volontariato. 

I bisogni delle famiglie possono essere di vario genere e, di conseguenza, moltissime sono le professionalità e competenze potenzialmente necessarie: dal fisioterapista all’educatore per minori con disabilità fisiche o intellettive, fino alle professioni in genere non domiciliari, come lo psicoterapeuta, lo psicologo, il musicoterapeuta, ecc. 

A solo una settimana dal lancio ufficiale, fatto via web, questa è la mappa degli operatori già disposti a dare aiuto e assistenza, anche a titolo di volontariato.

Condividiamo con tutti voi anche il video lanciato durante al conferenza web tenutasi sul canale facebook di Con-tatto, in cui viene spiegato il funzionamento della piattaforma.

Riconoscerete nel video Maria Pia Desantis che, oltre ad essere Vice Presidente di Movidabilia e ad aver lanciato il progetto Accessibility is Cool, è anche progettista Anffas Onlus Sava. Infatti il progetto è nato da un’idea di Anffas Sava, in partnership con Anteas Lecce e Anffas Puglia e Basilicata, sostenuto da PugliaCapitaleSociale 2.0.

Il progetto è stato studiato quando nessuno si sarebbe mai immaginato l’avvento di una pandemia ma, data l’utilità proprio in un momento come questo, si è sentita fortemente la necessità di farlo partire.

Incentivare il volontariato, associato alle attività lavorative del settore sociale e socio sanitario

scuola accessibile_creazione task force

Chi si iscrive alla piattaforma come operatore, deve anche garantire due ore di volontariato a settimana ed è interessante constatare che molti operatori iscritti hanno già garantito e svolto più delle ore richieste dal progetto, per regolamento.

Ulteriore punto di forza del progetto sono i momenti formativi offerti agli iscritti, ad incentivare l’apprendimento e l’aggiornamento costante nell’ambito delle tematiche pertinenti all’assistenza domiciliare. 

Il progetto Con-tatto, inoltre, coadiuva e incentiva anche i contatti con operatori psicologi tramite skype o altri canali di comunicazione web.
Molte persone in quarantena esprimono spesso il bisogno di un supporto psicologico, anche per i più piccoli, in un momento storico che rischia di diventare un trauma longevo: bene, immaginate quanto questo bisogno possa essere più importante per chi è isolato anche nella cura di persone disabili.

Che cosa puoi fare tu?

Se conosci operatori sociali o socio sanitari segnala loro la piattaforma, affinché si uniscano a questo progetto. Ma soprattutto, segnala questa piattaforma alle famiglie in difficoltà per le quali delle ore di assistenza domiciliare fanno la differenza tra fare o non fare la spesa, far restare indietro o mettere in pari con i compagni i figli con disabilità intellettive o relazionali, sentirsi o non sentirsi abbandonati.

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